Streaming illegale, con la nuova legge gli spettatori rischiano multe da 5.000 euro
Ora l’AGCOM ha i poter per intervenire immediatamente per bloccare i siti che offrono illecitamente le trasmissioni.
A partire dal prossimo 8 agosto diventerà più difficile la vita dei pirati italiani che sfruttano i servizi IPTV illegali per guardare i canali televisivi a pagamento senza sborsare un euro.
Con l’approvazione da parte del Senato, infatti, diventa legge la normativa che regala all’AGCOM i poteri necessari per agire rapidamente al fine di bloccare le trasmissioni illegali: tramite una «ingiunzione dinamica» l’Autorità potrà imporre il blocco dell’accesso a uno streaming illecito agendo già entro 30 minuti dall’inizio dello stesso, operazione che i provider dovranno condurre rapidamente a termine.
Una volta instaurato il blocco, gli ISP dovranno inviare alla Procura di Roma un rapporto in merito, che includa dettagli sulle attività e ogni dato che possa essere adoperato per identificare i fornitori del servizio illegale e gli spettatori.
I primi rischiano quindi una pena che comprende un massimo di tre anni di prigione e una multa che può arrivare sino a 15.000 euro; ciascuno spettatore può invece trovarsi a dover pagare sino a 5.000 euro.Le sanzioni esistono anche per gli ISP inadempienti: questi rischiano una multa da 10.620 a 265.000 euro.
Infine, la normativa prevede anche che l’Autorità possa ordinare direttamente il blocco via DNS dei siti che ospitano trasmissioni illegali, con l’intento di velocizzare le operazioni di oscuramento dei siti in violazione.